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Lasciare in eredità  il futuro (Lasciti testamentari)

Un gesto che fa avanzare la ricerca

L’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano ha compiuto, nel 2012 il suo 84° anno di età.
Ottantaquattro anni di attività passati al servizio della collettività, con il sostegno pubblico e la solidarietà privata.

Ottantaquattro anni compiuti a sostegno della ricerca, perché le patologie maligne possano essere gradualmente vinte, e della cura, perché con la ricerca, le stesse possano essere affrontate e risolte con immediatezza.
 
Un lascito all’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori è pertanto un atto di grande responsabilità.
Rilevanti progetti e importanti studi sono stati avviati e realizzati anche grazie alla generosa lungimiranza di quanti hanno ritenuto di destinare, in tutto o in parte, il proprio patrimonio a fini di alto valore, morale e scientifico.
Uno degli strumenti per beneficiare la Fondazione è il testamento.

Il testamento può essere olografo, pubblico o segreto.


Testamento olografo

(non è necessario l’intervento del notaio):
• deve essere scritto tutto di mano del testatore, con la sua abituale grafia, deve essere datato all’inizio e sottoscritto alla fine;
• può avere aggiunte successive, purché redatte con le stesse modalità;
• può essere revocato o modificato in qualsiasi momento.

E’ opportuno che il testamento venga affidato ad una persona di fiducia, perché ne curi la consegna agli interessati o al notaio per la pubblicazione; in ogni caso è bene che venga lasciato in un luogo in cui possa essere agevolmente rinvenuto.

 

Testamento pubblico

(è necessario l’intervento del notaio):
• è redatto per iscritto dal notaio, dopo che il testatore, in presenza di due testimoni, gli ha dichiarato le sue volontà;
• il notaio lo rilegge al testatore e annota il luogo e la data;
• lo sottoscrivono il testatore, i testimoni ed il notaio. 

 

Testamento segreto

(non è necessario l’intervento del notaio):
• è sottoscritto, sigillato e consegnato dal testatore al notaio, in presenza di testimoni;
• è conservato dal notaio e può essere ritirato dal testatore in ogni tempo.



Tipologia di disposizioni a favore della Fondazione

• Disposizione di eredità
Con la disposizione di eredità a favore della Fondazione il benefattore dispone dell’universalità, o parte di essa, dei propri beni a favore dell’Ente che ne succede sia per quanto concerne le attività (posizioni bancarie, immobile, partecipazioni societarie, ecc…) sia per quanto concerne le passività (spese condominiali, debito con l’erario, ecc…).
La disposizione di eredità non esclude la possibilità di disporre anche di specifici legati.

Esempio (1)

• Disposizione di legato
Con la disposizione di legato a favore della Fondazione il benefattore attribuisce un particolare bene del proprio patrimonio all’Ente. Sarà compito dell’erede o dell’Esecutore Testamentario consegnare il bene indicato dal testatore.

Esempio (2)


Risposta alle domande più frequenti


Ultimo aggiornamento: 17-06-2015 13:29:33

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