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Struttura Complessa di Chirurgia Generale Indirizzo Oncologico 2 (Colon-retto) > Carcinomi del retto recidivi o localmente avanzati

Il trattamento radicale delle recidive locali di cancro del retto è una delle sfide più impegnative in cui un centro altamente specializzato possa cimentarsi. Per poterlo fare è necessario integrare chirurghi polispecialistici, oncologi, radioterapisti e anatomo-patologi, che abitualmente valutano i singoli casi, e dopo riunioni e discussioni collegiali selezionano i pazienti candidabili ad una terapia chirurgica. Quest’ultima, se correttamente eseguita e condotta con radicalità oncologica, garantisce la sopravvivenza a 5 anni in oltre il 50% dei pazienti trattati1.
Le indicazioni per l’exenteratio pelvica sono limitate dai tassi relativamente alti di morbidità e mortalità associati alla procedura stessa. Cionostante, sono dimostrati i benefici sia oncologici che palliativi, nel trattamento del cancro del retto localmente avanzato o recidivo.
Tecnicamente può includere la resezione dell’ano, del retto, e qualche volta anche di ureteri, vescica e organi genitali interni. Inoltre, nei casi in cui la neoplasia si estende posteriormente, si rende necessario praticare una resezione per via posteriore dell’osso sacro. La fase ricostruttiva di questi interventi richiede di conseguenza una deviazione permanente intestinale e talvolta anche urinaria; pertanto è fondamentale la presenza di un team specializzato, che coinvolge il chirurgo colo-rettale, l’urologo e il chirurgo plastico.
Un’accurata stadiazione pre-operatoria ed intra-operatoria sono sempre necessarie, per verificare la reale possibilità di resecare radicalmente la malattia tumorale, selezionando in maniera adeguata i pazienti. Qualora si riscontrino carcinosi peritoneale, metastasi epatiche, infiltrazione della parete laterale pelvica, ostruzione bilaterale degli ureteri, linfoadenopatie retro-peritoneali, non è solitamente possibile eseguire un’exenteratio pelvica con intento curativo. Anche l'infiltrazione tumorale della prima vertebra sacrale (S1-S2) determina una controindicazione all’esecuzione della resezione sacrale, in quanto i postumi dell’intervento e la conseguente invalidità permanente sono troppo inabilitanti per poter essere accettati.

1. Nguyen et Al. EJSO, Vol. 31, issue 10, Dec 2005, pages 1180–1184

S.C. Chirurgia Generale indirizzo oncologico 2 (Colon Retto)

La struttura complessa di chirurgia colo-rettale si occupa di tutti gli aspetti clinici e di ricerca riguardanti i tumori dell'apparato digerente, con particolare riferimento ai tumori colo-rettali. La sua attività spazia dalla diagnostica alla chirurgia, con particolare attenzione ai trattamenti chirurgici oncologici conservativi. 

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Exenteratio completa per recidiva di cancro rettale nell'uomo e nella donna


Ultimo aggiornamento: 18-11-2014 23:45:58

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