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S.S. Oncologia Medica Genitourinaria > Trattamento della malattia metastatica

Prima linea di trattamento

PROSTATA:
Il paziente con malattia che ricade dopo un trattamento sulla malattia primitiva (radioterapia o chirurgia) è candidato a ricevere come prima linea di trattamento la deprivazione androgenica (consistente nell’inibizione della produzione di testosterone) con LHRH analogo o antagonista. L’associazione con antiandrogeno (blocco androgenico totale) è da riservare a casi selezionati.
Il paziente che si presenta con malattia metastatica alla diagnosi può ricevere in associazione alla deprivazione androgenica (LHRH analogo o antagonista) un trattamento chemioterapico contenente Docetaxel, in caso di malattia con caratteristiche aggressive.

RENE:

La terapia di prima linea viene decisa tenendo conto  di  algoritmi terapeutici internazionalmente validati che prevedono la definizione per ogni paziente della classe di rischio (criteri di Mozer ed Heng) e dell’istologia della neoplasia (carcinoma a cellule chiare/carcinoma non a cellule chiare).
La prima linea di trattamento è rappresentata dall’utilizzo di Sunitinib o Pazopanib; nei pazienti con malattia particolarmente aggressiva (poor risk) può essere considerato l’utilizzo di Temsirolimus. Nei casi in cui la malattia appare indolente con prognosi favorevole può essere adottata inizialmente una strategia osservazionale, differendo l’inizio di un trattamento medico, nella logica della preservazione della migliore qualità di vita del paziente.

SURRENE:
La terapia di prima linea consiste in una polichemioterapia contente platino in associazione al Mitotane.

 

Seconda linea di trattamento

PROSTATA:
La malattia ricaduta dopo deprivazione androgenica necessita innanzitutto di una corretta definizione in termini di stato di “resistenza alla castrazione” con il dosaggio dei valori di  testosterone circolante.
In  presenza di malattia resistente alla castrazione (bassi livelli di testosterone) e progressione biochimica e/o radiologica il paziente potrà ricevere diversi tipi di trattamento da decidersi sulla scorta delle caratteristiche della patologia, del paziente e delle linee guida di rimborsabilità AIFA. Le opzioni disponibili devono essere utilizzate nell’ottica di una strategia sequenziale e sono le seguenti:

- Chemioterapia contenente Docetaxel

- Terapia ormonale di nuova generazione con Abiraterone (+ LHRH) o Enzalutamide (+ LHRH)

- Terapia con Radium 223

- Arruolamento in studi clinici, ove disponibili

RENE:
La scelta di un trattamento di seconda linea deve essere discussa con il proprio Oncologo in base a caratteristiche della malattia, dei farmaci precedentemente usati e della risposta ottenuta con essi, nonché in base a come sono stati tollerati nell’ottica del mantenimento di un’adeguata qualità di vita.
Ad oggi opzioni di seconda linea sono: Sunitinib, Axitinib, Sorafenib (inibitori tirosinchinasici) o Everolimus (inibitore di m-tor).

SURRENE:
La scelta di un trattamento di seconda linea può ricadere su una nuova linea di chemioterapia o l’arrouolamento in studi clinici se disponibili.

 

Ulteriori linee di trattamento

PROSTATA:
La definizione del programma terapeutico dopo un precedente trattamento tiene conto del tipo di terapie ricevute, della risposta e della tollerabilità ad esse.
Dopo trattamento chemioterapico contenente Docetaxel il paziente può ricevere un trattamento ormonale di nuova generazione (Enzalutamide o Abiraterone) o un secondo trattamento chemioterapico con Cabazitaxel o una terapia con Radium 223.
Qualora il paziente abbia ricevuto un trattamento ormonale di nuova generazione (Abiraterone o Enzalutamide) è candidato a ricevere chemioterapia con Docetaxel o una terapia con Radium 223.

RENE:
Ulteriori linee di trattamento vanno sempre ragionate in base alle condizioni cliniche del paziente e dei precedenti trattamenti ricevuti. Le possibili opzioni sono Sunitinib, Sorafenib (inibitori tirosinchinasici) o Everolimus (inibitore di m-tor).
In alternativa alla terapia standard può essere considerato l’inserimento in un trial clinico che offra al paziente la possibilità di ricevere nuovi farmaci, se disponibili.

SURRENE:
Arruolamento in studi clinici se disponibili.

S.S. Oncologia Medica Genitourinaria

Il tumore renale è una patologia a bassa incidenza nella popolazione, rappresentando circa il 2% di tutte le neoplasie. Fino a pochi anni orsono, la cura per questo tumore risultava limitata ad opzioni di immunoterapia e chemioterapia di non alta efficacia, ma nell’ultimo decennio la ricerca ha portato allo sviluppo di un gran numero di nuovi farmaci cosiddetti “target” che ne hanno cambiato radicalmente la prognosi.
 

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Ultimo aggiornamento: 02-05-2016 11:48:03

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