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Struttura Complessa Radiologia diagnostica ed interventistica> Diagnostica Senologica > Interventistica Senologica

AGOBIOPSIA MAMMARIA

E’ fondamentale portare le ultime mammografie e/o ecografie (l’esame odierno si basa  su di esse).
Consiste nel prelievo (in numero di 4 - 10), con ago, di frammenti di tessuto dalla lesione descritta alla palpazione, alla mammografia, all’ecografia e alla risonanza magnetica.
Il prelievo viene eseguito o con ago tranciante o con sistema VAB, ovvero con aspirazione dei frammenti, a seconda del tipo di lesione, a discrezione del Medico radiologo.
Prima del prelievo viene praticata iniezione di anestetico locale.
Il materiale prelevato viene inviato in Anatomia Patologica per l’esame istologico
Esistono dei rischi, che sono l’infezione ed il sanguinamento. L’infezione è assai rara, anche perché vengono rispettate tutte le regole per operare in condizioni di sterilità. Il sanguinamento solitamente si limita ad un ematoma. Siamo comunque a Sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Evento raro, ma descritto, è il pneumotorace, ovvero la puntura accidentale della pleura del polmone.
In caso di PROTESI MAMMARIA esiste il rischio di bucare la protesi.
Il risultato dell’esame istologico deve essere valutato alla luce del sospetto diagnostico formulato sulla base di esame clinico, mammografia ed ecografia; per questo motivo Le verrà consegnato a mano dal Medico Radiologo, che Le spiegherà come procedere.
In caso di esame istotologico negativo (lesione benigna), se, dalla rivalutazione degli esami eseguiti, si ipotizza lesione benigna, verrà invitata a sottoporsi a controllo, con ecografia o mammografia, a breve distanza di tempo.

AGOASPIRATO MAMMARIO/SVUOTAMENTO CISTI

L’agoaspirato mammario consiste nel prelievo (in numero di 2, talvolta 3 o 4), con ago sottile (normalmente quello di una normale iniezione), di cellule o di liquido dalla lesione descritta alla palpazione, alla mammografia, all’ecografia e alla risonanza magnetica.
Non viene praticata nessuna forma di anestesia, in quanto ostacolerebbe il prelievo stesso (nessuno ricorre all’anestesia per una iniezione nel gluteo, spesso più dolorosa che nella mammella). Il materiale prelevato viene inviato in Anatomia Patologica per l’esame citologico (delle cellule).
In caso di svuotamento di cisti, il liquido viene esaminato solo in casi particolari o su richiesta della paziente (con impegnativa del Medico Curante).
Esistono dei rischi, che sono gli stessi di una normale iniezione intramuscolo, ovvero l’infezione ed il sanguinamento.
Evento raro, ma descritto, è il pneumotorace, ovvero la puntura accidentale della pleura del polmone.
In caso di PROTESI MAMMARIA esiste il rischio di bucare la protesi.
Il risultato dell’esame citologico deve essere valutato alla luce del sospetto diagnostico formulato sulla base di esame clinico, mammografia ed ecografia; per questo motivo Le verrà consegnato a mano dal Medico Radiologo, che Le spiegherà come procedere.
In caso di esame citologico negativo (lesione benigna) o inadeguato, se, dalla rivalutazione degli esami eseguiti, si ipotizza lesione benigna, verrà invitata a sottoporsi a controllo, con ecografia o mammografia, a breve distanza di tempo.

CENTRATURA PREOPERATORIA

La centratura preoperatoria prevede l’introduzione di un ago sottile nella sede della lesione che deve essere asportata dal chirurgo. Attraverso questo ago potrà essere posizionato un filo metallico (che verrà lasciato e quindi rimosso durante l’intervento chirurgico) oppure sarà praticato tatuaggio cutaneo, a seconda del tipo di centratura deciso con il chirurgo.

GALATTOGRAFIA(DUTTOGALATTOGRAFIA).

E’ fondamentale portare le ultime mammografie e/o ecografie ed il risultato dell’esame citologico sulla secrezione (l’esame odierno si basa  su di essi).
La galattografia è una mammografia, che prevede l’introduzione di mezzo di contrasto organoiodato nel dotto galattoforo (canale del latte) da cui fuoriesce la secrezione sospetta, che ha spinto il Suo medico a richiedere questo esame. Si utilizza un ago molto sottile, studiato appositamente, con punta smussa, per non creare traumi. Esso viene introdotto con delicatezza nel forellino del capezzolo corrispondente alla secrezione.
Talvolta, quando il dotto non è dilatato l’introduzione dell’ago può comportare tempi lunghi e senso di fastidio.
Raramente si può creare una piccola lesione del dotto con fuoriuscita di mezzo di contrasto nel contesto del capezzolo, in questo caso l’esame viene sospeso e, di solito, non risulta diagnostico.
Il mezzo di contrasto utilizzato può creare reazioni simili a quelle da allergia. Per questo motivo Vi chiediamo di segnalare eventuali allergie a farmaci o ad altre sostanze.
E’ possibile procedere a questo esame solo se sussiste secrezione in atto dal capezzolo. L’indicazione all’esame è secrezione da un solo lato, da un solo forellino del capezzolo.
E’ buona norma sottoporsi ad esame citologico della secrezione prima della galattografia, se non è stato fatto, potete chiedere al medico che esegue l’esame di effettuarlo subito prima della galattografia.

 

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Ultimo aggiornamento: 07-02-2017 13:46:31

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