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S.S.D. Medicina Predittiva: Basi molecolari Rischio genetico e Test genetici


Responsabile:
Paolo Radice

Mail:
paolo.radice@istitutotumori.mi.it

Segreteria:
Silvia Grassi
Telefono: (+39) 02.2390 3236
Fax: (+39) 02.2390 3073
Mail: silvia.grassi@istitutotumori.mi.it

Sede:
AmadeoLab
Via Amadeo 42, 20113 Milano

Questa unità di ricerca si occupa delle identificazione e caratterizzazione dei determinanti genetici responsabili della predisposizione e progressione tumorale. L’attività dell’unità si articola  in due principali linee di ricerca: una focalizzata sul tumore alla mammella, l’altra che si occupa del tumore di Wilms

Il carcinoma della mammella è il tumore più diffuso nella popolazione femminile e colpisce circa una donna su dieci. E’ stato stimato che circa il 10% dei casi di tumore al seno insorge in pazienti con una storia famigliare positiva. Tra i geni associati al carcinoma della mammella vi sono BRCA1 e BRCA2, responsabili di circa il 20% delle forme ereditarie di cancro al seno, nonchè associati ad un significativo aumento di rischio per cancro ovarico. Grazie all’attiva collaborazione in diversi consorzi internazionali (CIMBA, BCAC, COMPLEXO) siamo impegnati nell’identificazione di altri fattori genetici associati ad un aumentato rischio di sviluppare il carcinoma mammario. Questi studi vengono condotti mediante analisi di associazione caso-controllo su varianti alleliche candidate singole o a livello dell’intero genoma, tamite l’impiego di single nucleotide polimorphism (SNP) array. Altri studi riguardano la ricerca di mutazioni patogeniche mediante sequenziamento convenzionale (Sanger sequencing) di loci candidati, o analisi di next generation sequencing su pannelli di geni preselezionati. Un’ulteriore linea di ricerca ha come oggetto la classificazione ai fini diagnostici di varianti alleliche nei geni BRCA1 e BRCA2 a significato clinico incerto, identificate in famiglie con predisposizione al carcinoma della mammella, incluse alcune a possibile effetto ‘fondatore’ nella popolazione italiana. A tale scopo, queste varianti vengono caratterizzate dal punto di vista funzionale, utilizzando saggi in vitro, a livello sia dell’mRNA che dei prodotti proteici, e cellulari, integrando le osservazioni ottenute con i dati anamnestici, propri e famigliari, e clinico-patologici dei portatori delle varianti e con le analisi bioinformatiche. Anche per queste linee di ricerca ci si avvale della  collaborazione con consorzi internazionali (ENIGMA). Infine, stiamo valutando il ruolo dei geni BRCA nello sviluppo di alcune rari sottotipi istologici del carcinoma della mammella e dell’ovaio, e stiamo verificando se l’analisi dei profili di epressione genica nel microambiente tumorale è in grado di identificare le pazienti con mutazioni BRCA a maggior rischio per seconda neoplasia.

Il tumore di Wilms (TW) (o nefroblastoma) è una rara forma di tumore del rene che colpisce un bambino su 10.000. Circa di 10% di questi casi insorgono in bambini con sindromi congenite che predispongono allo sviluppo di questo tumore, mentre circa l’1% dei pazienti ha una storia famigliare positiva per questa neoplasia. Le nostre indagini si concentrano sulla ricerca di mutazioni costitutive responsabili della suscettibilità all’insorgenza di questa patologia, tramite analisi di next generation sequencing  dell’intera porzione codificante del genoma (esoma). Inoltre, siamo impegnati nella identificazione di marcatori tumorali a possibile significato prognostico e/o di possibili target terapeutici, mediante analisi genome-wide a livello tumorale, utilizzando vari tipi di piattaforme microarrays (copy number, mRNA, miRNA). Tali studio hanno lo scopo di migliorare la stratificazione terapeutica dei pazienti affetti da TW, sulla base delle caratteristiche genetiche del tumore. In particolare,  è stato possibile identificare la presenza di anomalie, non precedentemente osservate nel TW, in alcune specifiche regioni cromosomiche. Una analisi preliminare ha evidenziato in queste regioni la presenza di geni che sono già risultati implicati in altre patologie neoplastiche. Approfondimenti sono attualmente in corso allo scopo di determinarne l’eventuale ruolo di questi geni anche nella patogenesi del TW. Altri studi più di base riguardano la definizione dei meccanismi molecolari che portano alla deregolazione dello sviluppo embrionale del rene e sono associati alla comparsa del TW

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Ultimo aggiornamento: 26-07-2017 12:02:44

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